Il nostro decano, nella sua lettera di invito, ha ricordato che noi anziani, non elettori, non siamo obbligati a prendere parte a queste sedute. Io sono un vecchio di 93 anni; convalescente da una lunga malattia non seria, ma che mi aveva allegerito di dieci chili; arrestato tre anni fa, sospettato di avere contravenuto la legge di sicurezza nazionale, ma subito concessa la cauzione; ho creduto mio dovere di venire. A suo tempo mi avevano rilasciato il passaporto per il funerale di Papa Benedetto, 2 giorni a Roma; questa volta 10 giorni. Sia ringraziato il Signore.
Prima di fare il mio intervento prego tutti di scusarmi se non posso parlare di certe cose, e devo tenere il massimo riserbo nel mio comportamento, ringrazio della vostra comprensione.
Sono venuto per il funerale del Santo Padre che ci ha lasciato per il cielo, e mi associo volentieri al coro attorno a noi che canta hosanna all’augusto pastore defunto (quasi un grido di “Santo subito”). Ho molte felici memorie che voglio fare parte a voi.
Il nostro primo incontro è stato in una commissione post-sinodale, dove ho ammirato il suo grande zelo pastorale, per cui egli è stato poi uno dei miei 5 preferiti papabili in quel conclave. Fatto Papa si è manifestato un Padre amoroso: all’inizio degli incontri ogni mercoledi faceva girare la sua “gip” attorno la piazza S. Pietro, quasi per lesciarsi toccare da tutti, e dopo l’allocuzione scendeva per intrattenersi con tutti quegli amalati in carozzele.
Ho goduto della sua gioviale amicizia. È stato allievo dei salesiani, e un giorno mi sfidò: “quali sono le 3 ‘devozioni’ raccomandate da S. Giovanni Bosco?” risposi prontamente: «devozioni al SSmo Sacramento, alla Madonna ed al Papa.» «Ecco, devozione al Papa! Non dimenticardo!»
Ho avuto il privilegio di concelebrare con lui in Casa Santa Marta, insieme ad un altro vescovo salesiano, dopo la messa disse: mi sembrava di essere Gesù in mezzo a due ladroni (simpatico!)
Un’altra volta dopo una messa in Piazza San Pietro, egli veniva a salutare un gruppo di vescovi, erano giorni quando c’erano le sfilate di proteste a Hong Kong, avvicinandosi a me, fece il gesto e disse “ecco colui che va alla battaglia con la fionda”, il tono era canzonatorio, ma in fondo era un complimento, mi paragonava a Davide.
In occasione del funerale di Papa Benedetto, Papa Francesco mi concesse, in quel giorno in cui doveva essere molto occupato, una calda udienza personale.
Ma ci sono due ricordi più importanti:
- Il giorno di inizio del suo ufficio pontificale, un giorno di festa di S. Giuseppe, disse: S. Giuseppe è stato anzitutto un Custode, Custode della Famiglia Sacra, così il papa sarà il Custode della Famiglia della Chiesa.
- Alla giornata della gioventù asiatica, concelabrando con I Vescovi Assiatici presenti parlò sul tema del “Dialogo”: due regole: fedeltà alla propria identità ed ascolto dell’altro con il cuore.
Sono venuto anche per prendere parte alle congregazioni generali si trova, perchè la Chiesa sitrova in un momento cruciale di confusione e di divisione, ed un dovere gravoso incombe sulle spalle dei nostri fratelli Cardinali nella prossima conclave, di darci un papa che, con l’aiuto dello Spirito Santo, sappia riportarci all’armonia e alla pace.
Penso che i miei fratelli Cardinali non si meravigliano di quel che sto dicendo, ma forse molti nostri fedeli, probalilmente grande parte di quelli nella nostra diocesi di Hong Kong, si stanno congratulando di aver avuto un grande Papa di Riformo, come pure vengono confermati da media secolari.
La parola “riforma” è magica, specialmente per i giovani, ma è anche una parole pericolosa. Una “riforma” storica ha staccato una buona parte della nostra Chiesa da noi.
La riforma è sempre necessaria perchè siamo uomini peccatori, ma una Riforma che intacca gli elementi essenziali della Chiesa fondata da Gesù (una santa, catolica, apostolica) non è vera riforma. Lo Spirito Santo, nel Concilio Tridentino ha infuso alla Chiesa l’intelligenza e la forza di una energica contro-riforma, riaffermando la natura gererchica e sacramentale della Chiesa, specialmente fortificando una sana disciplina nella formazione del clero.
Con il dilagare delle teorie filosofiche atee dell’ età moderna con la conseguente dissoluzione dei costumi (la rivoluzione sessuale), la Chiesa affacia un attacco senza precedente. Il Concilio Vaticano Secondo venne in tempo a fortificare la Chiesa perchè il grande pericolo diventi un’opportunità di una grande riforma.
Putroppo nonostante la guida ortodossa dei Pontefici post vaticano II è mancato una capilare assorbimento del vero Concilio inteso secondo l’ermeneutica di continuità.
Un cosi detto “Spirito del Concilio” si è impadronito della gran parte della narrativa e “il fumo di satana (come disse Papa Paolo VI) s’infiltrò attraverso le fessure dell’edificio della Chiesa, (o come disse Papa Benedetto XVI) la barca di Pietro “fa l’acqua”. Con lo scoppiare degli abusi sessuali la Chiesa è entrata in una fortissima crisi, ma invece di individuare la causa nella rivoluzione sessuale entrata nella Chiesa (perfino nei Seminari) si dà la colpa al “clericalismo” raddoppiando l’umiliazione e scoraggiamento alla parte bunona del Clero e perfino usando il fenomeno per giustificare un totale rifaccimento della constituzione della Chiesa.
Senza fermarci sui casi (incomprensibilmente tollerati) di Card. McCarrick, del prete Rupnik e di certi ecclesiastici provati colpevoli dalla giustizia secolare non riusciamo a non vedere un malconsigliato tentativo di adeguarsi allo spirito del mondo invece di combatterlo energicamente.
Questa accusa è gravissima, ma la realtà sembra risultare evidente esaminando la recente sorte dei Sinodi dei Vescovi, specialmente nella storia non ancora conclusa del Sinodo sulla Sinodalità.
I Sinodi (o I Concili, I due termini sono interscambiabili) sono gli strumenti storici del magistero, con cui lo Spirito Santo garantisce la continuità della Sacra Tradizione.
– Papa Paolo VI, verso la fine del Vat. II, ha istituito il Sinodo dei Vescovi con il motu proprio “Apostolica sollecitudo”, come una certa continuazione (miniatura) del concilio, strumento di esercizio della collegialità (per avere il consiglio autorevole dei suoi fratelli Vescovi).
Tra i frutti più evidenti sono le Apostoliche Esortazioni: Evangelii nuntiandi, Cathechesi tradendae, il Sacramento d’amore, la parola di Dio.
Naturalmente il Papa ha ricordato che ogni iniziativa umana può essere migliorata dall’esperienza.
– Forse incoraggiato da questa osservazione Papa Francesco già all’inizio del suo pontificato ha emanato Apostolica Costituzione “Episcopalis Comunio” un documento 4 volte più lungo di quello di Papa Paolo, con il quale ha abrogato il documento del Papa Paolo, cambiando considerevolmente la natura del sinodo (I membri, lo scopo e le procedure).
Ma il Sinodo più recente è andato oltre la stessa Constituzione Apostolo “Episcopali Comunio”.
MEMBRI
Vescovi : 277
Non Vescovi : 99
più di ¹⁄₃ dei Vescovi
non è più il Sinodo dei Vescovi
eletti e ex officio: 237
invitati nominati dal Papa: 139
più dí meta del 237
mentre nell’Apostolica Sollicitudo questi non possono superare il 15% di quelli.
INOLTRE
- Presidenti delegati: 6 Vescovi, 2 preti, 1 suora (non si trovano sufficienti vescovi per presiedere sinodo dei Vescovi?)
- Segretario Generale, Relatore, Capo Dicastero della Dottrina, Il Predicatore – Dichiarati rinnovatori dell’Etica sessuale
- 61 Facilitatori? altri Esperti, Segretari, aiutanti segretari
- gruppi di studio
Ma più importanti radicali cambiamenti degli SCOPI del Sinodo nel codice di Diritto canonico 342:
salvaguardare, consolidare la fede e la morale
e la disciplina ecclesiale
ma nella Cost. Episcopalis Comunio:
evangelizzazione del mondo Odierno
piuttosto che la propria preservazione
[come essere missionari senza rimanere autentica Chiesa?]
nei sinodi sotto Papa Francesco: Cambio, Cambio, Cambio.
Sinodi |
Obiettivi (hidden agenda) |
Famiglia |
comunione ai divorziati, risposati |
Giovani |
fare baruffa, (Sinodalità) |
Amazon
|
ordinazione “viri probati”
Celibato non più obbligatorio |
Sinodalità
|
morale sessuale (LGBTQ)
struttura di potere nella chiesa
diaconato alle donne
autonomia dottrinale alle Conferenze episcopali
Chiesa Sinodale |
PROCEDURE
Diritto Canonico 343:
discutere problemi in assemblea |
nel sinodo su Sinodalità
In piccoli gruppi: pregare, sharing, pregare, sharing, pregare, sharing.
Nell’ assemblea poca discussione (psicologia, non dottrina.) Assoluto controllo (i facilitatori).
Critica: conversazione nello spirito è un metodo inventato da Gesuiti canadesi, non per aiutare discernimento, ma per calmare gli spiriti prima della discussion. Aspettare le sorprese dello Spirito? Lo Spirito verrà a dirvi che ha sbagliato per venti secoli ed ora vi dirà la verità? |
basando su |
{
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S. Scrittura
S. Tradizione |
in Circoli linguistici
votare concise deliberazioni
(non da pubblicare)
offrire al Papa
con aiuto di una commissione
il Papa liberamente scrive
l’Esortazione post sinodale |
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Il Sinodo iniziato nel 2021 è concluso, ma non è davvero concluso. Esiste un documento finale, ma non contiene soluzioni ai problemi menzionati nel suo corso.
Non è chiaro chi abbia redatto il documento né come siano state esaminate le modifiche. Tuttavia, è stato accettato dal Papa e presentato come parte del suo magistero.
L’indicazione è quella di studiare il complesso documento e, secondo la comprensione di ogni comunità, iniziare a metterlo in pratica in forma sperimentale. I risultati saranno valutati dal Papa durante le visite ad limina. Questo procedimento rischia di avvicinarci alla prassi anglicana. Sarà possibile tornare indietro dopo alcuni anni di sperimentazione? Come si salvaguarderà l’unità della Chiesa cattolica?
Gli elettori del futuro Papa devono essere consapevoli che egli avrà la responsabilità di permettere la continuazione del processo sinodale oppure di troncarlo con decisione. Si tratta della vita o della morte della Chiesa fondata da Gesù.