請港、澳、台的主教們嚴正考慮,我們怎能停止濫用Synodality這詞

濫用SynodSynodalSynodality這些字造成了這次教會內的大混亂;為我們不屬歐洲文化的教友,更留下一個永遠混亂的禍根

至今我們似乎只能翻譯Synodal為「共議同行」:Synodal Church就是「共議同行的教會」,但這絕對不準確。

這樣做祇是強調了Synod這字的詞源(Etymology),祇指出Synodality「籠統的,generic」意義;在(不論東方、西方)教會裡有Synods,這歷史事件,為天主教會Synodality有一個「獨特的,specific」意義:主教們和耶穌同行。

SynodalitySynods的重要性


在東方教會裡Synodality特別重要,他們的宗主教(Patriarch)要作任何重要決定一定要和主教們一起討論。其實東方教會的Synodality就是西方教會的Collegiality。西方教會有句成語:「Synodus, Episcoporum est(Synodus是主教的事)!」

這四年來進行的「主教會議」根本變成了「由教宗及他的朋友們,領導一群受了洗者,共議同行的聚會」,完全藐視了「教宗和主教們組成的主教團體(collegium Episcoporum)」。

東正教在歷史上也成了幾個獨立的團體,最近他們中有人嘗試一齊共議同行,沒有成功。但我以為,被請來旁觀我們主教會議的東正教主教們,並不會希望和我們今天這樣的天主教合一。


誓反教不是一個教,在誓反教名下有無數教會,聖公會和我們天主教比較最近,他們也是由主教們領導的。他們現在分裂得厲害,Global Anglican Future Conference 已不承認Canterbury主教的領導(因為他承認了同性婚姻)。最近Canterbury主教也因cover up性侵犯而辭了職。整個聖公會的前途很不穩定。


我們天主教有福,保存了耶穌所定的教會結構:領導教友團體的是「以伯多祿為首的宗徒團體,也就是以教宗為首的主教團體」。

這教會的結構,在這次主教會議的總結中明確地被肯定,但在這次主教會議具體的進行程序中,主教們的團體徹底被忽視了。

說天主教是「共議同行的教會」絕對不夠,我們是:

由以教宗為首的主教團體領導,

(尤其藉主教會議的訓導)

和耶穌基督共議同行的天主子民。


我衷心呼籲:請港、澳、台的主教們嚴正考慮

我們怎麼能停止濫用Synodality這詞?

不能讓任何人「騎劫」這個在教會傳統中有重要意義的Synodality!

 

11月15日

I Vescovi di Hong Kong, Macao e Taiwan sono invitati a riflettere seriamente su come fermare l’abuso della parola Sinodalità.

(Questa è la mia traduzione dal cinese)

 

L’uso improprio delle parole Sinodo, Sinodale, Sinodalità ha causato una grande confusione nella Chiesa e ha lasciato a noi, cattolici non di cultura europea, una interminabile fonte di confusione.

Finora ci sembra di poter tradurre Sinodale solo come “un gruppo che cammina insieme”, Chiesa sinodale è “chiesa di un gruppo che cammina insieme”, ma questo è assolutamente inesatto.

Questo modo di fare non fa che enfatizzare l’etimologia della parola Sinodo, che indica solo il significato “generico” della sinodalità; la presenza degli eventi storici dei Sinodi nella Chiesa (sia Orientale che Occidentale) dà alla sinodalità nella Chiesa cattolica un significato “specifico”: i vescovi camminano con Gesù.

Sinodalità = L’importanza dei Sinodi


La sinodalità è particolarmente importante nelle Chiese orientali, dove il Patriarca deve discutere ogni decisione importante con i vescovi. In effetti, la sinodalità nelle Chiese orientali è la collegialità nella Chiesa occidentale, e c’è un detto nella Chiesa occidentale: “Synodus, Episcoporum est” (il Sinodo è affare del Vescovo)!

Il “Sinodo dei Vescovi” che si è svolto da quattro anni a questa parte è diventato semplicemente “una riunione di un gruppo di battezzati che camminano insieme, sotto la guida del Papa e dei suoi amici, in totale disprezzo del “collegium Episcoporum”, che è l’organo episcopale formato dal Papa e dai vescovi.

la Chiesa ortodossa storicamente si è sviluppata in diversi gruppi separati, e recentemente alcuni di essi hanno cercato di riunirsi in comunione, senza successo. Ma non credo che i vescovi ortodossi, che sono stati invitati a osservare il nostro Sinodo dei Vescovi, vorranno essere uniti alla Chiesa cattolica come lo siamo oggi.


Ci sono innumerevoli chiese sotto il nome di Protestanti, e la Comunione Anglicana è relativamente pùi vicina a noi cattolici, e anch’essa è guidata da vescovi. Ora sono così divisi, che la “Global Anglican Future Conference” ha disconosciuto la leadership dell’Arcivescovo di Canterbury (perché ha riconosciuto il matrimonio omosessuale). Il quale si è anche recentemente dimesso a causa di cover-up di abusi sessuali. Il futuro della Comunione Anglicana nel suo complesso è molto incerto.


Noi cattolici abbiamo la fortuna di aver conservato la struttura della Chiesa ordinata da Gesù: la comunità dei fedeli è guidata dalla “comunità degli Apostoli con Pietro a capo, cioè la comunità dei Vescovi con il Papa a capo”.

Questa struttura della Chiesa è stata chiaramente affermata nelle conclusioni del Sinodo dei Vescovi 2024, ma nell’attuale processo di questo “Sinodo” la collegialità dei vescovi è stata completamente ignorata.

Non è assolutamente sufficiente dire che la Chiesa cattolica è “una Chiesa che cammina insieme, noi siamo:

il Popolo di Dio, che cammina con Gesù

guidato dall “Collegium” episcopale con a capo il Papa

(soprattutto attraverso l’insegnamento dei Sinodi dei Vescovi).


Rivolgo un accorato appello ai vescovi di Hong Kong, Macao e Taiwan affinché considerino seriamente.

Come possiamo smettere di abusare della parola Sinodalità?

A nessuno dovrebbe essere permesso di “dirottare” questa sinodalità, che ha una importanza nella tradizione della Chiesa!

 

The Bishops of Hong Kong, Macau and Taiwan are asked to consider seriously how we can stop the abuse of the word Synodality.

(This is my own translation from chinese, please disregard others)

 

The misuse of the words Synod, Synodal, Synodality has caused a great deal of confusion in the Church; it has left us, the non-European Catholics, with an everlasting source of confusion.

So far we seem to be able to translate Synodal only as “walking together”: Synodal Church is “a Church of people who walk together”, but this is absolutely inaccurate.

This only emphasizes the etymology of the word Synod, which only points to the “generic” meaning of the word; the presence of the historical events of Synods in the Churches (whether Eastern or Western) gives to the word of “Synodality” in the Catholic Church a “specific” meaning: the bishops walk with Jesus.

Synodality = The Importance of Synods


Synodality is particularly important in the Eastern Churches, where the Patriarch must discuss any important decision with the bishops. In fact, Synodality in the Eastern Churches is the Collegiality of the Western Churches. There is a saying in the Western Churches: “Synodus, Episcoporum est (Synod is the Bishops’ business)!

The “Synod of Bishops” that has been going on for the past four years has simply become “a walking together of a group of baptized people under the guidance of the Pope and his friends, with total disrespect of the “collegium Episcoporum,” which is the body of bishops formed by the Pope and the bishops.

The Orthodox Churches has also historically become several separate groups, and recently some of them have tried to meet together in communion, without success. But I don’t think that the Orthodox bishops, who were invited to observe our recent Synod of Bishops, would want to be united with our Catholic Church as it is today.


There are countless churches under the name of Protestants, the Anglican Communion is relatively closer to us Catholics, they are also led by bishops. They are now so divided that the Global Anglican Future Conference has disavowed the leadership of the Archbishop of Canterbury (because he recognized same-sex marriage), the latter recently resigned under the accusation of covering up sexual abuses. The future of the world Anglican Communion as a whole is in a unstable situation.


We Catholics are blessed to have preserved the structure of the Church as ordained by Jesus: the community of the faithful is led by the “Collegium” of the Apostles with Peter at its head, i.e. the community of the Bishops with the Pope at its head”.

This structure of the Church was clearly affirmed in the conclusions of the “Synod of Bishops 2024”, but in the actual proceedings of the “Synod”the collegiality of bishops was completely ignored.

It is definitely not enough to say that the Catholic Church is “a Church walking together”, we are:

The people of God walking with Christ,

led by the episcopal community headed by the Pope,

(especially through the teaching of the Synods of Bishops).


I make a heartfelt appeal to the bishops of Hong Kong, Macao and Taiwan to consider seriously

How can we stop abusing the word Synodality?

No one should be allowed to “hijack” this synodality, which has such important significance in the Church’s tradition!

開始了一個不停的革命

我昨日11月13日的Blog介紹了一位神學家(Arnaud Join-Lambert)的文章,我說他肯定了我11月9日的文章。

他應該是站在方濟各教宗一邊的,但他的文章卻肯定了我對教宗為何不寫「會後勸諭」的了解

(A)  我在11月9日的文章的結論說:教宗方濟各不寫「會後勸諭」,而認同「大會結論」是一個陰謀,因為這樣主教會議結束了,但共議同行的教會開始運作了

(B)  我11月12日的文章指出從此教廷隨時可以更改信仰道理及傳統紀律

(C)  Arnaud Join-Lambert,在他文章的④末及⑤,更強調:

各大洲、各國家,甚至個別教區都能「按不同處境對教會的信仰和紀律作出改革」。

我11月9日的文章第四點末說:『雖然大會沒有通過“Instrumentum Laboris”所建議的「讓各國主教團享有決定天主教教理的獨立權」,卻留下一條尾巴』。

Arnaud Join-Lambert的文章使我醒覺,原來「那是一條很大的尾巴!」


(D)  Arnaud Join-Lambert雖明顯支持教宗方濟各的做法,他坦白承認①是教宗,藉所有大會的文件及這三年的工夫,(從上而下的)指示了所謂Synodality(共議同行)是教會特色,②是他把「管治教會的神學原則」發展成了(把它推翻了,而以一個)「領洗者的民主領導」(代之)。


我們明顯看到,在所謂主教會議中,教宗藉他的朋友們(以洗腦方式)把「從宗徒傳下來的教會」變成了「Synodal教會」。

整個大會正是高層clericalism的表現:抹殺了active participation,藐視了主教們的collegiality,鼓勵了教會內的造反派,也浪費了不少教會的(窮人們)金錢!

罪過!罪過!

11月14日

為什麼教宗方濟各決定不寫主教會議後的宗座勸諭?

十一月七日«La Croix International»登了一篇Arnaud Join-Lambert的文章。

他列出五個理由,解釋方濟各為什麼這樣做,字裡行間見他是站在方濟各一邊,但他的五個解釋,也正肯定我的看法。

(1) 藉所有大會的文件及這三年的工作,教宗一直在「指出」Synodality(共議同行)是教會必有的特點,不必再多講。

(2) 在教宗的領導下Synodality本是一個關於管治教會的神學原則「發展成」一個活出這管治的生活方式,一個「共議同行」的風格

(3) 教宗在認同大會最後結論前三天,頒布了«Dilexit nos» 通諭談耶穌聖心的愛。這不是最好的方法勸諭大家生活出Synodality,不需再寫一份勸諭了?

(4) 一個大會有三個幅度:1.大會的經驗,2.產生的文件,3.具體的執行。教宗不寫會議後勸諭,是要我們立即開始執行大會的結論。從此在教會內無論什麼權威都要按「會議結論」指示的風格執行,而且也要許諾按「會議結論」指示的方向作出具體的「改革,大家再不該延遲了,現在是Synodality時代了。

(5) 方濟各的做法也可能是要我們採取一個「按環境的處事方式」在他關於怎麼做神學工作的«Motu Proprio»文件“Ad theologiam promovendam”裡,他說神學該用歸納法,一個「普遍有效」的理論是死胡同製造很多問題。不寫一份勸諭是示意地方教會發揮自己,具體執行Synodality的方式來適應事實。在「大會總結」裡不是說「每洲會議」也可以是一個有關的創新?真正的革新能改變事實,貼近地方的處境。Synodality的未來不再跟一份通諭,而是

按大洲、國家、教區的處境去接受「大會總結」,不再等教宗(指示),大家要一起Synodally行動

兄弟姊妹們,你們不害怕嗎?

 

11月13日

討論Synodality的「主教會議」結束了,但「Synodal」教會開始運作了。

我11月9日的文章恐怕太長,太複雜了,但主要的是最後的一段:

『那又長又複雜的「大會結論」,既由教宗方濟各認同了,就有了教宗勸喻的訓導權威,從今起信理部的Cardinal Tucho隨時會把它當作聖旨,徹底更改信仰內容及教會二千年的傳統紀律。這多麼可怕!?你們今晚睡得着嗎?』

2024年11月12日


今天彌撒讀經,聖保祿對他徒弟及繼承人(弟鐸)說:「你所講的,該合乎健全的道理……要講健全無可指摘的話。

天主拯救眾人的恩寵已經出現,教導我們棄絕不虔敬的生活,和世俗的貪慾,要節制地、公正地、虔敬地在今世生活。」

福音中耶穌說:「你們做完吩咐你們的一切,仍然要說:我們是無用的僕人,我們不過做了我們應做的事。」

主教會議順利結束了嗎?

10月27日第十六屆週期主教會議(The XVI Ordinary Assembly of the Synod of Bishops)宣佈結束。會議通過的文件教宗立即認同了它,所以他說不會寫一份會議結束後的宗座勸諭(Post-Synodal Apostolic Exhortation)。各方面都發覺這是一個完全「創新的」做法;但似乎沒有多少人指出這做法有問題。我正以為它有問題,但不敢公開提出來,我怕我有悲觀的成見使我判斷錯了。但終於見到三篇文章,我才放膽在這裡表達我對教會的擔憂。

第一篇是Jules Gomes於11月1日的文章“The Church of Permanent Revolution”;第二篇是Sandro Magister於11月4日所寫的文章“Tutto, tranne che sinodale. La strana Chiesa voluta da papa Francesco”;第三篇是Bishop Robert Barron 11月5日的文章“Some Thoughts Upon Returning from the Second Session of the Synod”。

我寫下列幾點意見供各位教友參考:

第一,這次主教會議名不符實。這一個「第十六屆週期主教會議」(The XVI Ordinary Assembly of the Synod of Bishops)是教宗保祿六世在1965年,梵二大公會議結束前,以“Apostolica Sollicitudo”文件創立的那個「主教會議」,已到了第十六屆週期會議。保祿六世創立這「主教會議」的目的很清楚:是建立一個週期性的機會,讓教宗對某些問題能夠得到他「主教兄弟們」的意見,也就是宗徒的繼承者,主教們,發揮對教會「集體領導」的一件工具

教宗方濟各上任之後五年,以“Episcopalis communio”文件對教宗保祿六世的計劃作了一些更改。

但這次開會,方濟各連他自己訂下的規矩也沒有遵守:忽然以他自己的權威,邀請了 96位男女平信徒,以有投票權的成員身份參與會議。

教宗固然有權召開任何形式的諮詢會議,但他絕對不能說這次他改善了保祿六世的原有計劃,他借「主教會議」的名,以一個「雜合的會議」取代了「主教會議」

第二,舉行主教會議的目的該是什麼 從教宗方濟各任內舉行的「主教會議」,我們可以發覺他每次都想為教會的道理或紀律作出一些更改,而不是討論怎樣維護這些道理和紀律。他用2014-2015年關於家庭的會議,想讓離婚再婚的教友領受聖體。用亞馬遜會議想通過祝聖「德高望重的已婚男性教友」(viri probati)為司鐸。這次會議,從他任命的兩位領導人物及由秘書處發出的文件,我們見到他有一些更廣泛的目標:更改教會的聖統制(成為一個由「領了洗者」組成的民主團體);成立女性執事(為建議女性晉鐸開路?);取消司鐸獨身的制度;改變「性」倫理的傳統道理[從祝福同性伴侶(homosexual couples)開始]。

為達到這些目的,開會的方式強調分享,壓制討論。主教們圍着桌子與非主教們一齊由所謂“Facilitator”牽着鼻子走。對大會中的一切,絕對嚴格的保密,使我們教眾沒有正規的途徑得悉大會的進展(他們不是強調聆聽、參與嗎?)。

第三點,其實,他們的陰謀看來失敗了。雖然會議中很少正式討論,但當「領導者」提出他們的目的時,遇到了相當強烈的反對。甚至教宗在會議外肯定了不會設立女執事。大會也沒有多討論、那已經在以前多次主教會議中討論過的,「取消司鐸獨身制度」。

2023年主教會議沒有有作出任何決議,祇寫了一個Summary。LGBTQ這個代名詞曾在大會文件中堂堂出現了的,在Summary中已不再出現了。大家以為一切將在2024年會議中討論和表決。

誰也想不到,信理部在2023年的會議結束後不久,竟出了一個強硬的「聲明」“Fiducia Supplicans”,堅持神職人員,在某些環境中,可以祝福「同性配偶」(homosexual couples),這聲明在教會中引發了空前的大分裂(非洲主教們特別強烈反對),在教友中也造成了很大的混亂。那聲明似乎被擱置了。

又有新事。教宗宣佈他已將一切有爭論性的問題,交給他所任命的幾個研究小組,他們將在2025年交卷。這做法一方面使期待改革的激進派失望,保守的傳統派也擔憂這些問題將來會有怎樣的解決。

組織會議者在網上(“X”及“Facebook”)提出一個調查問卷;問一個問題:「你以為這次主教會議,有沒有推進教友參與教會使命的熱忱?」。有人看到並拍了照片作證;答覆「有的」,一直祇有十幾個百分點;答覆「沒有」的卻有百分之八十幾;這個調查本應要24小時完成,但未到24小時,他們就把它提前刪除了。面對這樣的失敗,他們會認命了罷?

第四點,最後的嘗試 — 最後的危機

個別題目既不再討論,也不會有結論,那末2024年10月的會議會有什麼結論?Synodality的勝利!Synodal Church!一個「絕無條件,全面開放的」教會!也就是領了洗者的「共議同行的」民主團體!

但教廷2018年頒佈的,也由方濟各批准的,一個文件清楚的說:在天主教教會內Synodality是一個原則:聖統階級,藉着主教會議(大公會議及各級法定的主教會議),領導教會團體

這是兩個絕對不同的「教會學」,後者是梵二「教會憲章」的訓導,前者是梵二後荷蘭教會行的路(他們出版了新的教理,現在荷蘭的教會已奄奄一息);也是德國教會,在羅馬召開這次主教會議前,已開始行的路(至今沒有被喝停,2022年德國教會少了五十萬教友)。英國聖公會有了女主教,通過了同性婚姻,現在聖公會全球大團體中百份之八十,Global Anglican Future Conference,已宣告不願承認英國大主教為他們的精神領袖。

2024年主教會議的Instrumentum Laboris建議讓各國主教團享有「決定天主教教理的獨立權」

那不等於變成聖公會一樣?我們不再是至一、至公、從宗徒傳下來的教會,也不再是至聖的教會,因為再沒有可靠的倫理訓導,來領導教友分辨善惡了。

如果那建議被接納,我們的教會完蛋了。面對這危機,有主教、樞機呼籲教友祈禱,聖神保佑了大會,沒有通過這可怕的建議;但大會的結論並不清晰,很多細節都要待將來以“Synodal”方式澄清,「留下了尾巴」。

第五點,主教會議怎樣結束了

奇怪的新事不斷發生,真多姿多彩!

如我在此文開端所說,主教會議閉幕的那天,教宗說他認同大會表決的文件,他不會照傳統寫一份「會後勸諭」(Post-Synodal Exhortation)了。

我肯定有人非常欣賞教宗的謙虛和對大會成員的信任。我卻不以為然。

如果真是教宗接納了大會的決定,我認為他並不明智

尤其因為這次大會不是正式的主教會議;會議的結論更加應該說「祇有」諮詢的價值教宗認同它等於給它一個有權威的訓導價值

以前主教會議的結論祇是十幾個很簡明的建議(concise deliberations),而且並不公開,交給教宗,他可以絕對自由地決定接納與否。那做法完全尊重教宗的權威,教宗也因此要負責寫一個會議後的勸諭,他需要用充份的時間寫這份勸諭。現在教宗立刻認同一份這麼長的文件,他怎麼能為文件的每一句話負起責任?

我還有很多理由質問:這篇大會的結論,究竟有什麼價值?編寫這文件初稿的是誰?是大會選出的,一個真能代表大會的小組嗎?大會的成員有充份的時間研究這份草案,預備討論嗎?大會成員提出的「修正」由誰處理?每個修正是否經過全體成員去討論及表決?表決「修正」並不是簡易的工作。我們的印象是:研究文件及討論「修正」都進行得很倉卒,這麼長的一份文件絕對不可能在這樣的大會中認真通過。我再問:教宗又怎能對這最後的文件全面負責?

除非假設,根本是教宗指示並領導大會寫了這文件

這假設不是一個陰謀論嗎?不。大家知道教宗相信「程序」(時間重要過空間)。開始一個程序比較在這次會議中得到成果更重要。

主教會議結束了,但「共議同行的教會」(Synodal Church開始了!我們該生活其中!

我們祇能把自己交託於聖神了。

瑪利亞進教之佑,教會之母,為我等祈!

 

祝聖拉特朗大殿紀念慶日

Did the Synod on “Synodality” End Smoothly?

On October 27, the XVI Ordinary Assembly of the Synod of Bishops announced its closing. The Pope immediately approved of the document adopted by the Synod and said he would not write a Post-Synodal Apostolic Exhortation. All parties found this to be a completely “innovative” approach, but it seems that few have pointed out that this approach was rather problematic. I felt that way, but didn’t dare to raise it publicly. I feared that my pessimistic mindset may have led me to wrong judgments. But, then, after reading three articles, I now boldly express here my worries for the future of our Church.

The first article, “The Church of Permanent Revolution” was written by Jules Gomes on November 1. The second is “Tutto, tranne che sinodale. La strana Chiesa voluta da papa rancesco” written by Sandro Magister on November 4. The third article is Bishop Robert Barron’s “Some Thoughts Upon Returning from the Second Session of the Synod” on November 5.

I write down the following remarks for your reference:

First, to call this Synod on Synodality a Synod of Bishops is a misnomer.

The “XVI Ordinary Assembly of the Synod of Bishops,” which opened solemnly in 2021, is the sixteenth periodical meeting of the “Synod of Bishops” founded by Pope Paul VI with the motu proprioApostolic Sollicitudo.” The purpose of Paul VI’s creation of the “Synod of Bishops” is apparent: to provide an opportunity, periodically, for the Pope to obtain the opinions of his “brother bishops” on specific issues so it is an instrument for the bishops, the successors of the Apostles, to collegially exercise their role in leading the Church.

Five years after Pope Francis took office, he made changes to Pope Paul VI’s original plan with the release of the apostolic constitution “Episcopalis communio.” However, for this latest meeting, he did not even abide by the rules he set himself. Suddenly, with his personal authority, he invited 96 lay men and women to participate in the Synod as voting members.

The Pope obviously has the power to convene any form of consultative meetings, but this time he could not say that he improved Paul VI’s original plan. He used the name “synod” to replace the “Synod of Bishops” with a hybrid kind of meeting.

Second, what should the purpose of holding a Synod be?

From the “Synods” held under Pope Francis, we can see that he wants to change the Church’s doctrines or disciplines each time rather than discuss how to safeguard these doctrines and disciplines.

He used the Synod on the Family (2004-2005) to try to let the divorced and remarried Catholics receive Holy Communion. He wanted to use the Synod of Amazon to introduce “the ordination of highly respected married laymen (viri probati) as priests. And for the Synod this time, from the two leading figures he appointed and the documents issued by the secretariat, we can see that he has some broader goals: to change the hierarchical system of the Church (replace with a democratic group of baptized people); to establish female deacons (opening way for female priests); to abolish priestly celibacy; and to change the traditional doctrine on “sexual” ethics (beginning with the blessings the homosexual couples).

To achieve these ends, the Synod meetings were held with the procedure in which sharing was emphasized while discussion was limited. Bishops, along with the non-bishops surrounding a table, were led by the nose by the so-called “facilitators.” Everything in the assembly was kept strictly confidential, that we, the People of God, had no way to learn about the progress of the assembly, though the “leaders” said they gave much importance to sharing and participating.

Third, their agenda failed.

Although there were few formal discussions in the assembly, the “leaders” encountered strong opposition when they proposed their agenda. Even the Pope affirmed, outside the synod, that there would be no female deacons. The assembly seems did not discuss the “abolition of priestly celibacy,” an issue that had already been discussed many times in previous synods.

The 2023 Synod of Bishops took no resolutions; only a Summary of the discussed topics was given to the members and to the public. Everyone assumed everything would be discussed and voted on in the 2024 Synod assembly.

The acronym LGBTQ once appeared solemnly in the synod documents, did not appear in the Summary.

Surprise! Surprise! The Dicastery for the Doctrine of the Faith, between the Synods in 2023 and 2024, issued a strong declaration “Fiducia Supplicans,” insisting that clergy can bless “homosexual couples” in certain circumstances. This declaration caused unprecedented division in the Church, with the African bishops in the forefront of protest, and great confusion among the faithful. The declaration, finally, was put on hold.

But then, there was other surprise. Between the 2023 and 2024 Synods, the Pope announced that he had entrusted several study groups to study all those controversial issues, and they would submit their responses in 2025. This approach, on the one hand, disappointed the radicals; on the other hand, it left the traditionalists still worried about how those problems would be solved at the end.

The Synod organizers posted an online survey on “X” and “Facebook”; one question asked: “Do you believe that synodality as a path of conversion and reform can enhance the participation in the mission of all the baptized?” Someone saw the survey and took photos to testify. The answer for “yes” remained at a dozen percent, while “no” was well over 80%. This survey, which was supposed to be completed in 24 hours, was taken down before the set time. Faced with such a failure, will they accept their fate?

Fourth, the final attempt—final danger.

Individual topics were no longer to be discussed, and there will be no conclusion either. So, what remained to be discussed in the October 2024 assembly? Synodality! A Synodal Church! A Church in which “the baptized,” a democratic group, “talk together and walk together”!

But a document issued by the Holy See in 2018, with the approval of the Pope, stated clearly that Synodality is the principle by which the hierarchy leads the Church body through synods (ecumenical councils and statutory synods at all levels) according to the law.

These are two entirely different ecclesiologies. One is the teaching of the Second Vatican Council’s Dogmatic Constitution of the Church (Lumen Gentium). The other is the way taken by the Dutch Church immediately after the Vatican II (they even published a new catechism; and today the Church in the Netherlands is moribund). It is the “Synodal Path” taken by the German Church, which started before the Synod on Synodality was convened in Rome (it has not been stopped so far, and the German Church has lost half a million members in 2022). The Anglican Church in England has female bishops and approved same-sex marriages, now 80% of the global Anglican community, the Global Anglican Future Conference, has announced that they will recognize no more the Archbishop of Canterbury as their Primate.

The Instrumentum Laboris of the 2024 Synod recommends, the bishops’ conference in each country should enjoy “autonomy in determining ‘Doctrine’.”

Doesn’t that mean the Catholic Church becomes the same as the Anglican Church? We will no longer be the one, catholic, apostolic Church? Nor the holy Church, because there are no longer reliable ethical teachings to lead the faithful to distinguish good from evil.

Facing such terrible danger, some bishops and cardinals called on the faithful to pray. The Holy Spirit has blessed us, the assembly did not approve that terrible proposal. However, the Synod’s conclusion “left a tail behind.” The long section on Part IV of the final document, where it speaks of the links for unity: episcopal conferences and ecclesial assemblies (paragraphs 124-129) makes some good clarifications, but leaves many points to be clarified for future “synodal” reflections. The future remains very fluid.

Fifth, has the Synod on Synodality really been concluded?

Strange new things keep happening.

As I said at the beginning of this article, on the closing day of the Synod, the Pope said that he agreed with the document the Synod adopted and that he would not write a “Post-Synodal Exhortation” according to tradition.

I’m sure some people greatly appreciate the Pope’s humility and confidence in the Synod participants. But I have some reservation:

If the Pope really accepted the decision of the Synod, I think he is unwise:

This assembly is not a formal Synod of Bishops; this is a more reason why its conclusion should be said to have “only” advisory value. The Pope’s approval of it is equivalent to giving it an authoritative teaching value.

In the long history of the Synod of Bishops, there were only a dozen concise deliberations, not to be made public, as conclusive advises to be offered to the Pope from his brother bishops. The Pope has absolute freedom to decide whether to accept them. That practice fully respects the papal authority, and the Pope is responsible for writing a post-synod exhortation. He needs to spend sufficient time writing this exhortation. Now that Pope Francis immediately endorsed such a lengthy document, how can he take the responsibility for its every word?

The faithful may readily accept the authority of the Pope, but several questions are in order: What is the value of this synod conclusion? Who wrote the draft of this document? Is it a group elected by the Synod plenary assembly that can really represent them? Will the members of the plenary assembly have sufficient time to study this document? Who handles the “amendments” proposed by plenary assembly members? Has each amendment been discussed and voted on by all members? The study of the document and the discussion of the “amendments” are complicated operations. Such a long document can’t be seriously made in a hurry. I ask again: How can the Pope be fully responsible for such final document?

Unless we assume that it was the Pope who directed and led the writing of this document.

Isn’t this assumption a conspiracy theory? No. Everyone knows the Pope believes in “process” (time is greater than space). What could not be achieved in this assembly, can be achieved in the process that begins now. The Synod has ended, but the Synodal Church begins now! We have to live in it!

We can only entrust ourselves to the Holy Spirit.

Our Lady, Help of the Christians, Mother of the Church, pray for us!

 

Dedication of Lateran Basilica

Il Sinodo si è concluso bene?

Il giorno 27 ottobre “la Sedicesima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi” è stata dichiarata conclusa. Il Documento conclusivo è stato subito ratificato da Papa Francesco, il quale dice, perciò, che non scriverà una Esortazione Apostolica post-sinodale. Tutti hanno notato questa grande “novità”, ma non mi risultava che questa sia stata trovata “problematica”, come a me è apparsa tale. Temendo che il mio giudizio fosse erroneo a causa del mio “pregiudizio’ pessimistico, non l’ho osato fare manifesto.

Tre articoli apparsi in seguito, che ho potuto leggere, mi incoraggiano a condividere le mie preoccupazioni con chi visita il mio blog:

Il primo è stato quello di Jules Gomes (il 1 Nov.) “The Church of Permanent Revolution”. Il secondo di Sandro Magister (4 Nov.) “Tutto, tranne che sinodale. La strana Chiesa voluta da papa Francesco”. Il terzo di S.E. Mons. Robert Barron (5 Nov.) “Some Thoughts Upon Returning from the Second Session of the Synod”.

Ecco le considerazioni che desidero condividere con i lettori:

(1) Il Sinodo ora concluso non può essere chiamato “Sinodo dei Vescovi”.

È stato inaugurato come “La Sedicesima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi”, cioè la Sedicesima Assemblea Ordinaria di quel Sinodo dei Vescovi, istituito da Papa Paolo VI, nel 1965, verso la fine del Concilio Vaticano II, con il documento “Apostolica Sollicitudo”, con lo scopo precipuo di dare al Papa una occasione periodica, di avere consigli dai suoi “fratelli Vescovi” su problemi particolari. Il Sinodo è dunque uno strumento per i Vescovi, successori degli Apostoli, di esercitare collegialmente il loro ufficio di pastori della Chiesa universale.

Papa Francesco, cinque anni dopo la sua elezione, fece alcuni cambiamenti al Regolamento del Sinodo con il documento “Episcopalis communio”.

Ma per questo recente Sinodo fece, di sua iniziativa, una cosa oltre le nuove regole da lui stabilite, invitando 96 non Vescovi ad essere membri del Sinodo con diritto di voto.

Il Papa ha ovviamente autorità di convocare qualunque specie di riunioni consultative, ma non può dire di aver migliorato la costituzione del Sinodo data da Papa Paolo VI. Con il nome del Sinodo dei Vescovi Papa Francesco ha istituito un nuovo raduno ibrido al suo posto.

(2) Quali devono essere gli scopi di un Sinodo?

Nei Sinodi celebrati sotto Papa Francesco vediamo che si mira sovente a cambiare qualche punto di dottrina o di disciplina della Chiesa invece di preservare la tradizione.

Nel Sinodo sulla Famiglia del 2014-2015 si ha cercato di amettere i divorziati risposati al sacramento della comunione. Nel Sinodo di Amazonia si ha cercato di amettere i “viri probati” al sacerdozio. Questa volta, dai documenti emanati dalla Segreteria del Sinodo si constata che c’è un’ agenda molto più vasto: cambiare la struttura gerarchica della Chiesa in una democrazia dei battezzati, istituire il diaconato per le donne (il che porterà anche al sacerdozio femminile?); abolire l’obbligo del celibato dei preti di rito latino; modificare la tradizionale morale sessuale (cominciando con la benedizione delle coppie omosessuali).

Per raggiungere tali scopi si impone una procedura: molto “Sharing” – poca discussione; i Vescovi e non vescovi attorno ad una tavola, guidati come bambini dai “facilitatori”; severo obbligo di segreto su quel che capita nel sinodo, cosichè il popolo cristiano non ha nessun modo legittimo di seguire un Sinodo “sinodale”, che insiste su ascolto e partecipazione!?

(3) le macchinazioni sembrano fallite

Nonostante la riduzione delle discussioni, le proposte degli organizzatori del sinodo hanno incontrato forte resistenza. il Papa, fuori del Sinodo, ha perfino detto chiaro che non ci sarà il diaconato femminile. L’argomento dell’abolizione del celibato clericale, (che, tra l’altro, è comparso già molte volte nella Chiesa in diverse occasioni) non sembra abbia avuto molta menzione.

La sessione che si concluse nell’Ottobre 2023 non ha registrato nessuna deliberazione, ma ha presentato solo un Sommario degli argomenti trattati.

 l’acronimo LGBTQ che avera fatto ingresso solenne nei documenti sinodali, non comparve più nel Sommario. Tutti pensano che le discussioni e deliberazioni si faranno nella sessione del 2024.

Di sorpresa, poco dopo la fine della sessione del 2023, il Dicastero della Dottrina ha emanato una Dichiarazione “Fiducia Supplicans, dove afferma che in certe circostanze gli ecclesiastici possono benedire le copie omosessuali. La Dichiarazione ha causato una spaccatura raramente verificata nella Chiesa (con i Vescovi Africani in prima linea di contestazione) e grande confusione nel popolo cattolico; I responsabili, sembra, abbiano dovuto “sospendere” la decisione.

Sorpresa di nuovo. Il papa fa sapere che egli ha assegnato tutti i problemi particolari, venuti alla luce nella sessione del 2023, a dei “gruppi di studio” i quali consegneranno a lui i risultati di studio a metà del 2025.

I “riformisti” si sentono delusi, i “tradizionalisti” rimangono preoccupati.

Nel frattempo gli organizzatori del Sinodo hanno voluto fare un sondaggio (su “X” e “facebook”) con una sola domanda “Pensi che il sinodo è riuscito a promuovere lo spirito di partecipazione e communione in vista della missione della Chiesa? “Qualcuno ha  fotografato le risposte che cominciavano a venire, il risultato è stato costante, sempre solo poco più di 10% di “si”, e più di 80% di “no”. Il sondaggio doveva durare 24 ore, ma prima che finisse, l’hanno tolto dalla rete. Davanti a tale disfatta, si ritireranno in buona pace?

(4) Ultimo tentativo – Ultimo pericolo

Se tutti i problem particolari sono tolti della discussione e non saranno risolti nel Sinodo, con che cosa finirà il Sinodo dal 2024? La vittoria della Sinodolità! La Chiesa Sinodole! Una Chiesa incondizionatamente inclusiva!, cioè una communità democratica di battezzati che camminano insieme

Ma quel documento del 2018, della Congregazione per la Dottrina, pure approvato da Papa Francesco, dice che la sinodalità nella Chiesa Cattolica è il principio che la gerarchia, attraverso i Sinodi dei Vescovi (Concilio Ecumenico ed altri legittimi Sinodi a diversi livelli) guida il popolo di Dio.

Queste due Ecclesiologie non sono compatibili, questa è fedele all’insegnamento del Vat II (Lumen Gentium), l’altra è la via seguita dalla Chiesa di Olanda subito dopo il Vat II (con il loro “nuovo catechismo, per cui quella Chiesa è ora quasi moribonda), è la via iniziata nella Chiesa in Germania (chiamata “la via Sinodale”, prima che la Chiesa Universale iniziasse il Sinodo sulla Sinodalità. Nel 2022 quella Chiesa ha perso mezzo millione di fedeli), è la via seguita dalla Chiesa Anglicana di Londra (ha conferito l’episcopato a donne e riconosciuto matrimonio di copie omosessuali. Recentemente la Global Anglican Future Conference, che rappresenta più di 80% della communità mondiale degli Anglicani, ha scritto all’arcivescovo di Canterbury minacciandolo di non più essere riconosciuto come primus inter pares).

L’Instrumentum Laboris della sessione sinodale del 2024 contiene la proposta di codificare autonomia delle Conferenze episcopali nazionali in materia di dottrina.(!)

Non diventeremo come la Chiesa Anglicana? Non saremo più la Chiesa “una, cattolica ed apostolica”! Non più la Chiesa “santa”, perchè senza affidabili principi morali per discernere tra santità e peccato.

Se questa autonomia fosse stata approvata, serebbe crollata la nostra Chiesa. Il Signore non lo ha permesso. Molti fedeli, avvisati del pericolo, hanno pregato. E sono stati esauditi. Deo gratias.

Però, quella sezione non breve della Parte IV del Documento finale, dove parla dei “Legami per l’unità: Conferenze episcopali e Assemble ecclesiali” (paragrafi 124-129) fà alcune buone precisazioni, ma lascia molti punti da precisare a future riflessioni “sinodali”. Il futuro rimane ancor molto fluido.    

(5) Come si è concluso il Sinodo?

Altra novità!

Come già detto sopra, alla chiusura del Sinodo il Papa ha dichiarato che riconosce in blocco il Documento conclusivo del Sinodo e non scriverà una Esortazione post-sinodale.

Suppongo che molti hanno ammirato in ciò l’umiltà del Santo Padre ed la fiducia che pone nei membri sinodali. Ma io ho le mie riserve: Se il Papa ha veramente “accettato” il risultato del lavoro dei sinodali, mi sembra non prudente da parte sua.

Le conclusioni di un Sinodo hanno solo un valore consultivo (specialmente di questo che non è neanche un vero Sinodo), accettandole in blocco il Papa dà ad esse il valore di un magistero autentico.

I sinodi precedenti, quasi tutti, hanno concluso con alcune concise deliberazioni, ben discusse e votate; queste non vengono pubblicate, ma consegnate al Santo Padre, il quale liberamente fa uso di quelle “deliberazioni”, e di sua responsabilità scrive una Esortazione, e tutto questo prende tempo. Adesso invece, mi domando, come ha potuto il Papa capire tutto il contenuto di un lungo documento e prendere la responsabilità di ogni suo contenuto?

Eppoi, tornando su questo documento mi vengono tanti interrogativi.

Chi ha scritto la bozza di questo documento? Una commissione veramente rappresentativa, eletta dai Sinodali? Quanto tempo hanno avuto, i sinodali, per capire il documento presentato e prepararsi alla sua discussione? Preparare richieste di emendamenti? Chi è incaricato di smistare i, suppongo, numerosi emendamenti e prensentarli per la discussion e votazione? Votare gli emendamenti può essere una operazione molto delicata. In fine abbiamo impressione che tutto questo si ha dovuto fare con molta fretta. Come fa il Santo Padre a prendersi la responsabilità di tale prodotto?

A meno che supponiamo che sia stato il Santo Padre stesso a indicare la direzione di questo documento finale.

È questa supposizione “conspiracy theory”? No. Il Santo Padre crede nel “processo” (tempo è più importante dello spazio). Iniziare un processo più che ottenere sulbito certi risultati.

Il Sinodo è concluso, ma il processo è iniziato! Con questo documento conclusivo incomincia la Chiesa Sinodale; in essa dovremo vivere!

Preghiamo lo Spirito Santo e affidiamoci a alla Madonna.

Auxilium Christianorum, Mater Ecclesiae, Ora pro nobis.

 

 

Festa Dedicazione Basilica Lateranense.

APPELLO URGENTE AL POPOLO CATTOLICO: PREGHIAMO PERCHÉ IL SINODO DEI VESCOVI SI CONCLUDA BENE

Penso che questi giorni dobbiamo concentrare l’oggetto delle nostre preghiere sul buon esito del presente Sinodo dei Vescovi. (Perché non lasci indesiderabili o addirittura pericolosi strascichi).

Il tema di questa XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è la sinodalità. Ma che cosa è la sinodalità? Gli organizzatori del Sinodo ci dicono che l’etimologia della parola greca “synodos” vuol dire “camminare insieme”, per cui il sottotitolo del Sinodo è “Partecipazione e Comunione (per la) Missione”.

Ma c’è stato un documento preparato dalla Commissione Teologica Internazionale, approvato dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Chiesa e pubblicato con il permesso di Papa Francesco, nell’anno 2018. Questo documento spiega più adeguatamente la sinodalità, la quale ovviamente, per noi della Chiesa, deriva dalla realtà storica dei “sinodi”, eventi importanti quando lo Spirito ispira alla gerarchia della Chiesa come guidare il viaggio verso la meta escatologica.

Il Concilio Vaticano I ha affermato l’infallibilità del Papa, ma, a causa delle condizioni politiche, quel Concilio non ha potuto concludersi. Il Concilio Vaticano II ha completato il lavoro nel documento dogmatico sulla Chiesa (Lumen gentium), dove chiarisce che tutto il Popolo di Dio partecipa alla missione di evangelizzazione, ma è la gerarchia sostenuta dallo Spirito che ne assicura la retta direzione, preservando sempre il deposito della fede trasmesso dagli apostoli e dai loro successori. La corretta intelligenza della sinodalità non può ignorare la collegialità dei Vescovi.


Sin dall’inizio di questo Sinodo, i documenti che vengono dalla Segreteria, non danno importanza alla preservazione della fede, ma a cambiamenti, cambiamenti della struttura della Chiesa e dell’insegnamento morale sessuale, con particolare attenzione alle relazioni omosessuali.

Nel 2021, qualcuno ha presentato alla Congregazione della Dottrina della Fede la domanda: “Se è permesso benedire le coppie omosessuali”. La risposta fu: “No”, con abbondanti spiegazioni. E questa risposta è stata firmata dal Santo Padre.

Cinque Cardinali, vedendo che i documenti provenienti dalla Segreteria del Sinodo sembrano suggerire che questo problema sarebbe discusso nel presente Sinodo, per impedire questo spreco di tempo hanno presentato, tra i Cinque Dubia, anche questo problema, sperando che il Santo Padre vorrà confermare la sua posizione di pochi anni fa.

[Tra l’altro, fra i cinque Cardinali c’era anche il Cardinal Zen. Mi fa meraviglia che questo fatto di notizia internazionale non sia stato riferito sui due settimanali della Diocesi di Hong Kong. Forse si teme che i fedeli saranno scandalizzati e la Chiesa sarà divisa? Si pensa che i nostri fedeli siano dei bambini? Un problema così importante non dovrebbe interessare tutti? Non dovrebbero tutti partecipare ad una discussione? Qualcuno biasimerà il Zen, perché causa difficoltà al Santo Padre, mentre altri forse sono d’accordo che questi dubbi siano presentati al Papa. Non è una buona occasione per far maturare i fedeli, partecipando nel dibattito e accogliendo una conclusione secondo la fede?]

A nostra sorpresa, il Papa ha dato immediatamente una risposta, lunga e complessa, ma contraria a quella data pochi anni fa. In questa risposta si dice che in certe circostanze si può benedire le coppie sessuali. Noi non troviamo validi i ragionamenti in quella risposta, ma abbiamo semplificato la domanda, perché il Santo Padre possa rispondere: Si o No. A questa domanda riformulata non venne data nessuna risposta. Noi Cinque non abbiamo dato riscontro dettagliato a quei ragionamenti; personalmente ho tentato di farlo e lo potete trovare sul mio blog.


Il Sinodo si presenta come una impresa grande, che farà storia. C’è una fase di consultazione nelle Chiese particolari; poi ci sono le riunioni a livello continentale; finalmente si tiene il vero Sinodo.

Cominciando con la fase continentale, si nota uno stretto controllo della procedura. I dirigenti, con altri facilitatori, impongono molta preghiera, poi si fa condivisione di esperienze che suscitano emozioni, evitando però le vere discussioni. Anche nelle riunioni del Sinodo propriamente detto si impone lo stesso metodo. Ma la cosa più sorprendente è che tra i partecipanti ci sono 96 non vescovi (cioè 26 % dell’Assemblea) con diritto di voto. Ovviamente si intravvede il tentativo di cambiare la natura gerarchica della Chiesa in un sistema democratico.

Il Papa ha il potere di convocare qualunque specie di riunioni di consultazione, ma il Sinodo dei Vescovi, fondato da Papa Paolo VI, ha lo scopo specifico che il Papa possa, ad intervalli di pochi anni, sentire il parere dei suoi fratelli vescovi su qualche argomento specifico. Con non-vescovi votanti questo non è più un Sinodo dei Vescovi.


Sintetizzando le mie preoccupazioni, presenterei come oggetto delle vostre preghiere la mia speranza sui tre punti seguenti:

Primo: Sul procedimento delle riunioni.

Perché questa Assemblea possa chiamarsi Sinodo dei Vescovi, deve tornare a quel procedimento stabilito dall’inizio da Papa Paolo VI e che ha funzionato molto bene per tanti anni. Tocca ai vescovi dirigere l’andamento, partecipare attivamente nelle discussioni e votare precise deliberazioni da presentare al Santo Padre come consigli da parte dei suoi fratelli vescovi.

Questo sembra ormai non realizzabile in tutto, perché si vede che la procedura ora nel 2024 è la stessa del 2023. I membri stanno ancora attorno a tavolini a godere il calore inebriante di una riunione di famiglia, lasciando che i facilitatori li conducano allo Spirito Santo… Molte preghiere, molto sharing, ma non discussioni…

Possiamo solo sperare che i vescovi esercitino la virtù della “parresia” sovente raccomandata dal Santo Padre. Almeno non lascino che i non-vescovi votino insieme a loro.

Secondo: Su che cosa discutono i vescovi in questa sessione del 2024?

Alla fine della prima sessione, si è votato su una relazione sommaria, nessuna deliberazione. Si è visto che l’acronimo LGBTQ, che ha solennemente fatto apparizione nei documenti preparatori del Sinodo, non appare più. Però tutti supponevano che i problemi sarebbero discussi nell’Assemblea del 2024.

Poco dopo la fine della Prima Sessione, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha emanato una Dichiarazione, “Fiducia supplicans“, dove dice che, in certe circostanze, gli ecclesiastici possono benedire coppie omosessuali. (Le ragioni sono più o meno quelle contenute nella risposta ai Dubia dei cinque Cardinali). Nella Dichiarazione, il Prefetto del Dicastero dice pure che questa è molto chiara e non suppone di dover tornare sull’argomento. Decidere così, senza consultare i vescovi che sono pure nel mezzo del Sinodo, è una incredibile arroganza.

Dopo la pubblicazione della Dichiarazione, ci fu una grande spaccatura nella Chiesa e confusione tra il popolo cristiano. [Ovviamente i cattolici di Hong Kong non hanno sentito tutto quello che sta capitando nella Chiesa, tanto meno hanno preso parte nel dibattito]. Il Papa ed il Prefetto del Dicastero hanno detto di capire la situazione, ma non hanno ritirato la Dichiarazione. Allora, di questo di discuterà in questa Seconda Sessione 2024?

Poco dopo, il Papa scrive al Segretario del Sinodo che egli ha affidato a 10 Gruppi di Studio i problemi particolari che sono affiorati nella Prima Sessione. Allora, che cosa rimane da discutere ai membri della Seconda Sessione del Sinodo?

Io penso che bisogna almeno concludere il dibattito sulla benedizione delle coppie omosessuali. Spero che i vescovi possano convincere il Papa di rimandare sine die l’esecuzione della Dichiarazione. Non ha detto Gesù a Pietro: “Tu aliquando conversus, confirma fratres tuos” “Tu poi, una volta tornato sui tuoi passi, consolida i tuoi fratelli” (Lc 22:32)?

Conviene veramente che ci sia una parola chiara su tutto questo problema, perché mentre procede il Sinodo, a poca distanza dalla sede del Sinodo, si sta facendo gran chiasso (James Martin con tutti i Cardinali e Vescovi che gli tengono bordone). Tutti avranno visto anche le foto del Santo Padre che recentemente ha ricevuto con gran calore i fautori del transgenderismo (novanta minuti di incontro!)

Terzo: Senza gli argomenti particolari, si discuterà sulla Chiesa sinodale.

Ho paura che ciò equivalga a discutere se i fedeli devono avere diritto di partecipare alla responsabilità ed autorità di pastori, che finora appartiene alla gerarchia. Forse, vedendo che non vinceranno su questo a livello di Chiesa universale, battaglieranno per una certa non-uniformità, cioè, per il riconoscere una certa indipendenza delle Conferenze episcopali o forse anche di Vescovi individuali, in materia di dottrina di fede.

Questa prospettiva ci spaventa, perché la nostra non sarà più la Chiesa cattolica. Non ci deve fare riflettere il fatto che la Chiesa Anglicana di Londra, perché ha riconosciuto il matrimonio omosessuale,  ha visto rinnegata la sua autorità primaziale da parte di più di 80% della grande famiglia Anglicana (Global Anglican Future Conference)?

Non serve preoccuparsi, l’importante è che facciamo penitenza e preghiamo (specialmente il Santo Rosario). La speranza non sarà mai delusa.

Un grido di allarme da Joseph Zen.

18 ottobre 2024

Festa di San Luca Evangelista